Voucher 300 euro internet: chi può richiederlo, a cosa serve, entrata in vigore

Il voucher 300 euro internet servirà a rendere più connesso il nostro Paese. É un bonus rivolto alle famiglie e agli amministratori di condominio per aumentare le prestazioni delle connessioni fin dentro le nostre case.

Sarà rivolto, inoltre, anche alle aziende che forniscono servizi digitali come Spid e PEC volti a migliorare i rapporti con l’amministrazione pubblica e incentivare l’utilizzo dei Cloud per archiviare i documenti.

In questa dettagliata guida vi mostreremo a chi è rivolto, come richiederlo e come funziona.

SOMMARIO

Voucher 300 euro internet: a cosa serve?

Il voucher 300 euro internet è un agevolazione messa in campo dal Governo per ridurre il gap tecnologico del nostro Paese rispetto agli altri paesi europei. La misura punta ad agevolare l’attivazione di contratti internet a banda ultra larga che raggiuga una velocità minima di 100 Mbps in download.

Il bonus sarà erogato sotto forma di sconto sul prezzo di attivazione degli abbonamenti internet e sul loro canone mensile per una durata di almeno 24 mesi.

Il bonus sarà rivolto anche agli amministratori di codominio e agli operatori di servizi digitali come identità digitale, posta elettronica certificata e cloud per fare in modo che vengano ridotti i costi che le famiglie devono sostenere per accedere a tali servizi.

L’obiettivo è dunque quello di digitalizzare il più possibile il sistema produttivo e alleggerire la burocrazia nei rapporti tra amministrazione pubblica e cittadini.

Bonus internet veloce: a chi spetta?

Il voucher 300 euro internet riguarderà tutte le famiglie italiane che non hanno nessun tipo di connettività o una connessione ad internet lenta.
Rispetto alle precedenti misure, non esiste più il limite di ISEE.

Se precedentemente la misura riguardava alcune categorie e le famiglie a basso reddito, in questa tornata dovrebbero potervi accedere tutte le famiglie con qualsiasi situazione patrimoniale.
L’uso del “dovrebbero” non è casuale. La misura infatti è ancora in fase di consultazione pubblica e non è ancora attiva.
Tuttavia, il governo ha affermato che intende chiudere la partita massimo entro la fine dell’anno.
Per i condomini e gli operatori di servizi digitali, l’applicazione del bonus è ancora poco chiara su come sarà erogato e come potrà essere gestito.

Come funziona il bonus per le famiglie?

Il contributo di 300 euro sarà riconosciuto ad ogni nucleo famigliare che ne farà richiesta solo una volta.
Il bonus non sarà, dunque, erogato nei seguenti casi:
  • Cambio di intestazione ad altro componente: se il nucleo familiare ha già ricevuto il bonus e si effettua un passaggio di intestazione ad un altro componente della famiglia, non verrà erogato un secondo bonus.
  • Richiesta di un altro componente: una volta ricevuto il bonus, nessun membro dello stato di famiglia potrà usufruirne (almeno finché resterà nel nucleo familiare)
Il voucher 300 euro internet ha l’obiettivo di permettere alle famiglie l’accesso ad una connessione con una velocità minima di 30 Mbps in download attraverso tutte le tecnologie disponibili presenti sul mercato.
Una volta ottenuto il contributo, il beneficiario non ha nessun obbligo verso il fornitore allo scadere del tempo minimo del contratto.
In altre parole, se hai un contratto in scadenza con un operatore puoi decidere di cambiarlo sfruttando sul nuovo contratto l’importo residuo del bonus.
Nel caso in cui il beneficiario, invece, receda anticipatamente il contratto, questo perderà il diritto alla quota residua del bonus internet.

Come funziona il voucher per condomini e servizi digitali?

Per i condomini

Per i condomini l’agevolazione mira ad incentivare gli interventi di cablaggio verticale delle palazzine.
Gli amministratori dovranno assicurare l’installazione di tutte quelle infrastrutture volte ad accogliere le connessioni ultra veloci come la fibra ottica FTTH (Fiber To The Home).
Nello specifico tali interventi tecnici comprenderanno il potenziamento:
  • ROE: ovvero il Ripartitore Ottico di Edificio. Ogni singola unità immobiliare all’interno del condominio dovrà avere la sua “bretella in fibra ottica” in modo che ogni appartamento abbia la predisposizione a ricevere la fibra ottica dentro casa.
  • Integrabilità degli edifici: le strutture dovranno essere predisposte per l’accesso ai progetti di “building to grid”, letteralmente “costruzioni a griglia”. Questa nuova frontiera, punta a mettere in comunicazione i nostri edifici per migliorare lo sfruttamento delle energie rinnovabili, creando un sistema autonomo che sia in grado di monitorare i consumi energetici, distribuire l’energia prodotta tramite queste fonti e permettere di integrare i sistemi di ricarica dei veicoli elettrici.

Per i servizi digitali

Per tutte le società che erogano servizi digitali strategici in campo burocratico, sarà previsto un aiuto che punta alla riduzione dei costi per poter accedere ai diversi servizi.
I servizi interessati sono i seguenti:
  • SPID: l’identità digitale per poter accedere a servizi pubblici e privati è in realtà già gratuita. L’agevolazione riguarda quelle società a pagamento a cui si rivolgono i cittadini per la gestione o l’attivazione del servizio. Tale bonus permetterà di attivare lo SPID senza alcun costo in tutti i casi.
  • PEC: la posta elettronica certificata ha dei costi già molto contenuti. Tuttavia, il governo, per incentivare chi non ha ancora un proprio indirizzo e-mail certificato, sovvenziona i distributori di questo servizio per ridurre al minimo indispensabile i costi da sostenere.
  • CLOUD: i servizi di archiviazione digitale sono sempre più importanti anche per le questioni amministrative, come l’archiviazione di bollette o di documenti ufficiali dell’amministrazione pubblica. Per aumentare il loro utilizzo, tutti i fornitori di questi servizi riceveranno un incentivo per dimezzare i costi, prevedendo sconti sui singoli beneficiari o realizzando “pacchetti famiglia”.

Quali sono i limiti del voucher 300 euro internet?

Gli investimenti che saranno stanziati una volta terminata il 31/05/2022 la consultazione pubblica supereranno i 400 milioni di euro.
Questa cifra sarà distribuita non in forma omogenea a tutte le Regioni. La disponibilità delle risorse messe a disposizione per ogni Regione sarà disciplinato dal Fondo Sviluppo e Coesione regolamentato dal Decreto Legislativo 31 maggio 2011, n. 88.
Chiaramente la gran parte dei fondi sarà destinata al Sud Italia, cronicamente più svantaggiata in termini di connessioni a banda ultra larga.
Ogni amministrazione regionale avrà dunque differenti disponibilità economiche da impiegare per il bonus.
L’accesso è perciò rivolto a tutte le famiglie ma fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Nella seguente tabella abbiamo raccolto la distribuzione dei 400 milioni suddivisi nelle 3 macro aree del Paese:
AREA TOTALE RISORSE PERCENTUALE
Nord 59.378.035 14,57%
Centro 47.313.909 11,61%
Sud 300.778.825 73,81%
Come si può facilmente notare, oltre il 70% delle risorse saranno destinate alle Regioni meridionali, in quanto quelle del Nord e del Centro hanno già una buona copertura in termini di banda larga e ultra larga.

Perché il voucher internet veloce è così importante

Ora che abbiamo analizzato come funzionerà il voucher 300 euro internet, concludiamo con una breve riflessione sul perché questo bonus sia così importante per il nostro Paese.
La situazione italiana è molto migliorata rispetto a qualche anno fa, in cui il divario tecnologico nei confronti degli altri paesi europei era davvero sostanziale.
La connettività delle nostre aziende ha accelerato il passo nel campo della banda larga, raggiungendo una copertura di circa il 65% rispetto alla media europea che si aggira intorno al 77%. Per quanto riguarda le percentuali delle aziende che utilizzano la banda ultralarga le cifre sono purtroppo ancora molto basse.
Le famiglie italiane risultano ancora deficitarie, in quanto quasi il 50% ha una connessione di almeno 30Mbps mentre la media europea sfiora l’80%.
Questo divario, contrastato negli ultimi anni dalla Strategia italiana per la Banda Ultralarga, mira a far compiere un salto di qualità direttamente ad un internet con una connessione minima di 100Mbs, cercando di anticipare gli obiettivi europei fissati per il 2030.
Colmare il divario con gli altri partner europei significherebbe dare impulso alle nostre imprese nel mercato digitale, sempre più presente in tutti gli aspetti economici e migliorare il rapporto tra amministrazione pubblica e cittadini snellendo la burocrazia fatta di fogli e code presso gli uffici.